giovedì 28 giugno 2012

Comunicato stampa_Amnesty International_Giornata Internazionale Vittime di Tortura

GIORNATA INTERNAZIONALE PER LE VITTIMEDI TORTURA. 

AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA SOLLECITA PER IL 23° ANNO L’INTRODUZIONE DEL REATO DI TORTURA NEL CODICE PENALE E ANNUNCIA UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALEA ROMA, IL 6 OTTOBRE, PER CHIEDERE ALLA POLIZIA DIRITTI UMANI E TRASPARENZA

In occasione della Giornata internaziona le per le vittime della tortura, Amnesty International Italia ha rinnovato la richiesta alle istituzioni italiane affinche’ si colmi un ritardo di quasi un quarto di secolo e s’introduca nel codice penale il reato ditortura.
Colmare questa lacuna legislativa, che l’organizzazione per i diritti umani definisce grave, incomprensibile e dolorosa, non è un’opzione ma un obbligo che l’Italia ha assunto con la ratifica, nel gennaio 1989, della Convenzione contro la tortura delle Nazioni Unite.
Oltre alla mancanza di un nome appropriato di rilevanza penale per un comportamento così aberrante, l’assenza di un reato di tortura implica effetti giudiziari precisi come la combinazione di pene inadeguate e la conseguente prescrizione dei reati minori che vengono applicati in sua vece.
Questa inadempienza è una delle principali cause della sostanziale impunità di cui hanno goduto i rei, e della giustizia negata per le centinaia di vittime delle violazioni dei diritti umani commesse dalle forze di polizia durante il G8 di Genova del 2001, in particolare all’interno del centro di detenzione di Bolzaneto.
Molti casi, negli 11 anni trascorsi dai fatti di Genova, hanno continuato a chiamare in causa le responsabilità delle diverse forze di polizia per uso eccessivo della forza, inclusi i maltrattamenti in custodia, e per utilizzo improprio delle armi.
Quest’anno, le sentenze della Corte di Cassazione hanno confermato la condanna per l’omicidio colposo di Federico Aldrovandi e quella per l’omicidio volontario di Gabriele Sandri, mentre sono in corso i procedimenti per la morte di Aldo Bianzino, Giuseppe Uva, Stefano Cucchi e Michele Ferrulli.
Tutto ciò conferma l’urgenza di misure legislative e istituzionali per prevenire le violazioni dei diritti umani da parte delle forze di polizia, tra cui - oltre all’introduzione del reato di tortura - un’adeguata formazione all’uso della forza e delle armi, l’adozione di misure di identificazione, come ad esempio codici alfanumerici, durante le operazioni di ordine pubblico e l’istituzione di un organismo indipendente per il monitoraggio dei diritti umani e per la prevenzione dei maltrattamenti in tutti i luoghi di detenzione.
Queste richieste sono contenute in un appello indirizzato al presidente del Consiglio e ai presidenti di Camera e Senato, già firmato da 15.000 persone, e saranno al centro di una manifestazione nazionale indetta a Roma sabato 6 ottobre da Amnesty International Italia, insieme alle famiglie di vittime di violazioni dei diritti umani: persone che, in questi anni, hanno subito la delegittimazione e la colpevolizzazione dei loro cari e spesso hanno dovuto farsi carico dell’onere di chiedere pubblicamente verità e giustizia affinchè le indagini e i processi facessero il loro corso.
L’appello di Amnesty International alle autorità italiane è disponibile all’indirizzo:
http://www.amnesty.it/italia_polizia_operazione_trasparenza

FINE DEL COMUNICATO                                                                          
Roma, 26 giugno 2012
Per approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficiostampa
Tel. 06 4490224 - Cell. 348-6974361,e-mail: press@amnesty.it 

venerdì 15 giugno 2012

Coprire le scritte nazifasciste a San Salvario-Torino

Gli studenti del LAST - Laboratorio Studentesco di Torino hanno organizzato un'iniziativa antifascista a Torino nel quartiere di San Salvario, lunedì 18 giugno pomeriggio, ritrovo in piazza Madama Cristina alle ore 15.00.
 
Concretamente si tratta di un giro nel quartiere con l'obiettivo di coprire le scritte nazifasciste presenti e contestualmente di rendere onore ad alcune lapidi partigiane del quartiere lungo il percorso, con un fiore e una breve lettura tratta da testimonianze o dalla Costituzione.
 
Lungo il tragitto distribuiranno volantini antifascisti alla popolazione.

martedì 5 giugno 2012

Relazione: Laboratorio Territoriale "Torino Insieme" 2012


RELAZIONE DEL LABORATORIO TERRITORIALE
“Torino insieme”, A.S. 2011-12


Il laboratorio territoriale “Torino Insieme”, svolto nei mesi di aprile e maggio 2012, nasce con la finalità di implementare gli strumenti conoscitivi inerenti il territorio torinese luogo di residenza degli studenti delle classi del CTP 3 ex Drovetti di Torino.
Il laboratorio ha cercato di far conoscere e far apprezzare l’aspetto storico-urbanistico e architettonico della città di Torino rivisitato attraverso la conoscenza dei luoghi e dei monumenti storici principali presenti nel tessuto cittadino.
Gli studenti che hanno partecipato al laboratorio sono stati i componenti delle classi “avanzato presera” e “Polis”, l’interesse per i temi proposti è stato elevato sia per quanto riguarda la partecipazione all’uscita didattica che durante lo svolgimento degli incontri in classe.
Gli studenti hanno proposto una rielaborazione dei contenuti discussi con una presentazione in power point per la classe “Polis” e una discussione con rielaborazione scritta per la classe “avanzato presera”.

Articolazione del laboratorio
Il primo incontro si è realizzato con una uscita didattica per la città di Torino.
La gita è stata dedicata principalmente alla visita dei monumenti del periodo romano e di alcuni palazzi di periodo Barocco.
I luoghi visitati sono stati:
Prima tappa
Piazza Castello con la Porta Pretoria; l'Armeria; la chiesa di San Lorenzo; il palazzo Reale, il palazzo Madama e la torre Littoria.
Seconda tappa
Via XX Settembre con il Duomo di San Giovanni con la rispettiva cappella, il Teatro Romano, il Parco Archeologico, le Porte Palatine e le mura di cinta della città.
Terza tappa
Via Egidi presenza delle mura romane, via Porte Palatine ang. via 4 Marzo analisi architettonica dei palazzi presenti nella piazza.
Quarta tappa
Via Milano e via Palazzo di Città, palazzo comunale e antico mercato; rientro a scuola.
I successivi due incontri per settimana si sono svolti in aula con le rispettive due classi; in quella sede sono state proiettate delle presentazioni in power point degli argomenti trattati durante l'uscita.
Nello specifico si sono affrontati i temi legati all'origine del primo insediamento abitativo a Torino e della collocazione geografica della città rispetto il territorio; inoltre è stato svolto un approfondimento del periodo storico romano e barocco.
La città romana è stata trattata dal punto di vista urbanistico-planimetrico e di ricontestualizzazione attuale dell'accampamento romano con l'identificazione in loco e sulla cartografia fornita dei diversi resti della città.
In particolare è stato identificato:
- il muro di cinta dell'accampamento romano;
- le quattro porte d'ingresso e le due vie principali dell'accampamento;
Sono stati approfonditi alcuni temi legati prettamente all’impianto architettonico ad esempio le due porte della città, ossia, la "Porta Pretoria" e la "Porta Palatina" ed in fine il teatro romano.
Ci si è soffermati sugli spazi attuali ricavati nell’area prossima alla Porta Palatina, si parla quindi del Parco inaugurato per le Olimpiadi del 2006 e del bastione oggi deposito dei banchi del mercato di Porta Palazzo.
Per quanto riguarda il periodo storico del barocco si è approfondito l’aspetto architettonico della cappella del Duomo di Torino sotto il profilo culturale e della composizione strutturale di impianto, inoltre sono stati fatti alcuni accenni sul palazzo Carignano e sulla vita sociale con le rispettive attività del tempo.
Per la classe del Polis si è passati alla rielaborazione dei contenuti proposti iniziando un lavoro di restituzione dei principi per mezzo di un elaborato in power point con supporto per la ricerca delle immagini di internet invece per l’avanzato presera si è proposto un dibattito in classe.