giovedì 30 agosto 2012

Contestano Casapound: il Giudice condanna

Condannati per aver cantato “Bella Ciao”

Non è una cronaca degli anni '40, in pieno regime fascista, ma una vicenda accaduta ai giorni nostri, a Isernia. Ieri il Tribunale del capoluogo pentro ha condannato sette militanti di organizazzioni antifasciste al pagamento di 1.350 euro a testa a seguito degli avvenimenti avvenuti il 29 settembre 2011. A costoro il Tribunale ha addebitato con un decreto penale il reato di “manifestazione non autorizzata”.
In quell'occasione una decina di membri di associazioni e partiti avevano organizzato un presidio per contestare la decisione della Prefettura di autorizzare un'iniziativa di Casapound. L'organizzazione fascista, infatti, proprio in quelle ore stava tenendo la presentazione di un libro presso una sala della Provincia. A nulla erano servite le esplicite richieste per impedire l'atto: la Prefettura non solo non aveva risposto alle sollecitazioni delle entità antifasciste ma aveva finanche predisposto un imponente dispositivo di sicurezza coinvolgendo decine di poliziotti, finanzieri, carabinieri e forestali in assetto antisommossa.
In questo contesto era stata lanciata e si era tenuta la manifestazione di protesta, che non deve essere proprio piaciuta al Pm Federico Scioli e al Gip Maria Luisa Messa, i quali hanno rispolverato per l'occasione un reato presente nel Regio Decreto 773/1931. Secondo i magistrati i manifestanti avrebbero violato le disposizioni prescitte dal Questore di Isernia, che aveva autorizzato il sit-in in un luogo ben distante dalla sala dove si stava tenendo l'iniziativa di Casapound. 
Non solo: scrivono i magistrati che i militanti “intonavano lungo via Graziani in prossimità del palazzo della provincia slogan del tipo "il Molise è antifascista" ed intonando la canzone "Bella Ciao". 
Secondo Italo di Sabato, Segretario regionale di Rifondazione Comunista e portavoce dell'Osservatorio contro la Repressione, si tratta della “stessa Procura che ha archiviato gli esposti contro la riorganizzazione e l’apologia del fascismo” di un'organizzazione attiva sul territorio isernino dal nome “Fascismo e Libertà”.
Insomma, ai militanti di Casapound la sala della Provincia e la protezione della magistratura, agli antifascisti gli agenti antisommossa e una condanna di 1.350 euro. Adesso i sette condannati avranno 10 giorni per presentare un ricorso.

Fomte: Scritto da Nicola Tanno on . Posted in in piazza

venerdì 17 agosto 2012

Legambiente: “Il Piemonte pattumiera nucleare d’Italia”

L’allarme degli ambientalisti: rifiuti radioattivi scaricati in acqua e aria e 5 depositi di scorie in allestimento.

Torino
Il Piemonte è «la pattumiera nucleare di gran lunga più grande d’Italia». Sulla base dell’ultimo rapporto Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Legambiente e Pro Natura lanciano un nuovo allarme.  

«Il peso del nucleare pregresso grava su tutta la regione sia per i depositi giacenti sia per gli scarichi di radioattività in aria e acqua», dicono le associazioni che segnalano anche i progetti per la realizzazione di 5 nuovi depositi e la ripresa dei trasporti ferroviari verso la Francia delle scorie da riprocessare.  

Sulla base dei dati raccolti, solo nel Nord-Ovest sarebbe ospitato oltre il 72 per cento di tutti i rifiuti radioattivi, per i quali non è previsto un trasferimento altrove ma l’allestimento di nuovi spazi di raccolta a Saluggia, Trino e Bosco Marengo. Ancora più grave la percentuale di tutti i tipi di sostanze radioattive presenti in Italia, dal momento che il Piemonte ne accoglierebbe il 96 per cento.  

Inoltre, Legambiente ricorda il triste primato dell’ex centrale “Enrico Fermi” di Trino, al primo posto in Italia per emissioni di trizio, e il pericolo in cui incorre il Lago Maggiore: nel 2010 il centro nucleare Euratom di Ispra, in provincia di Varese, ne avrebbe scaricate elevate quantità in acqua.

Fonte: La Stampa,  16/08/2012 - i dati del rapporto ispra