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giovedì 29 gennaio 2015
lunedì 26 gennaio 2015
GIORNATA DELLA MEMORIA FIACCOLATA_TORINO
Dalla lapide
dell’A.N.ED. della stazione di
PORTA NUOVA
alle celle dei
condannati a morte del Museo del carcere LE NUOVE
PROGRAMMA
Martedì, 27 Gennaio
2015
ore
10.00-12.00
ore 9.45-10.00:
ritrovo presso la
lapide dell’A.N.ED. di fronte all’attuale binario 17 (ingresso da Via Sacchi).
·
Lettura di un breve
messaggio a cura della Compagnia della “Casa di Gionni”.
·
Deposizione di una
corona.
·
Silenzio.
ore
10.15:
·
uscita del corteo da
Via Sacchi.
·
Viale di corso
Vittorio Emanuele.
·
Via Paolo
Borsellino.
·
Ingresso Museo del
carcere.
ore
11.15:
·
Strada di Ronda:
Scoprimento
fotoceramiche di alcuni deportati morti nei lager.
·
Braccio Femminile:
Omaggio a tutte le
donne incarcerate e/o deportate, a Suor Giuseppina De Muro e ad altre Figlie
della Carità.
·
Famigerato Braccio
Tedesco: Commemorazione dei
410 incarcerati de “Le Nuove” e deportati il 13 Marzo 1944;
Inaugurazione della cella degli Internati
Militari.
ore
12.00:
·
Deposizione dei
lumini alle celle dei condannati a morte.
·
Preghiera del
deportato a cura della Compagnia della “Casa di Gionni”.
·
Silenzio.
domenica 25 gennaio 2015
giovedì 22 gennaio 2015
Comunicato stampa_Il carro di Auschwitz_ANPI Provinciale di Torino
Torino, 22/01/2015
Al Sindaco
della Città di Torino Piero Fassino
Al Sovrintendente
ai Beni architettonici del Piemonte Luca Rinaldi
In merito alla discutibile posizione assunta dalla Sovrintendenza
ai Beni architettonici del Piemonte che ritiene una “pagliacciata” la
collocazione in Piazza Castello, in occasione della mostra su Primo Levi, del
vagone della deportazione ad Auschwitz, stupisce e sconcerta l’insensibile
distacco con cui viene valutata quella presenza.
La Torino
antifascista, Medaglia d’oro al valor militare, conserva nella memoria quella
lugubre presenza dei carri su cui i deportati partivano da Porta Nuova;
conserva nella memoria volti, espressioni di donne, uomini, bambini che erano
avviati in condizioni disumane a torture impensabili e alla morte.
Quel richiamo è molto forte proprio nel contesto aulico in
cui è collocato, ed è l’“inciampo” che deve suscitare attenzione e memoria;
definirlo “baraccone” significa ignorare quella storia drammatica di dolore e
sacrifici, e quindi è utile anche per chi deve essere aiutato a ricordare.
L’ANPI è convinta che i torinesi sanno accogliere e
apprezzare quel richiamo col rispetto che merita.
Al Sovrintendente Rinaldi chiediamo di recedere dalle sue
posizioni, in particolare se, come figlio di partigiano, porta nella storia
della sua famiglia l’orrore del fascismo e del Nazismo.
Chiediamo anche che rivolga semmai quello zelo a quel
patrimonio di segni della memoria costituiti da monumenti, cippi, lapidi che
onorano la storia di Torino e fanno parte del suo patrimonio monumentale.
Al Sindaco Fassino, di cui è a tutti nota l’attenzione e la
sensibilità per i valori e la storia dell’Antifascismo e della Resistenza, chiediamo
di operare perché si modifichino le posizioni del Sovrintendente, e il ricordo
della Deportazione resti in piazza Castello, accanto al ricordo di Primo Levi.
Nel Settantesimo
anniversario della Lotta di Liberazione possiamo amare anche di più le nostre
piazze e la loro bellezza, se le segna il ricordo di un passato terribile e
della grandezza di chi si è opposto, anche a costo della vita, per dare libertà
e democrazia al nostro Paese.
Ezio Montalenti
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mercoledì 21 gennaio 2015
Ricordare l'Olocausto con un vagone in piazza Castello_Torino
Nella centralissima piazza
Castello della città di Torino da alcuni giorni è presente una carrozza di un
vecchio treno coperta da un drappo color bianco e guardata a vista da un’auto
della polizia.
Il vagone è un pezzo originale del
museo della Shoah, la sua presenza nella piazza cittadina è per ricordare il
dramma dell’Olocausto e i tanti treni su cui ebrei, zingari, omosessuali e
oppositori politici venivano deportati nei campi di concentramento sparsi in tutto
il territorio europeo.
La ricorrenza internazionale è
celebrata il 27 gennaio come giornata in commemorazione delle vittime
dell’Olocausto.
La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche
dell'Armata Rossa,
nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino,
arrivarono presso la città polacca di Auschwitz scoprendo il tristemente famoso campo di concentramento e
liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze
dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore
del genocidio nazista.
venerdì 16 gennaio 2015
giovedì 8 gennaio 2015
Mappatura e calendario delle pose
Mappa pietre d'inciampo
Circoscrizione 1 Centro - Crocetta
Circoscrizione 3 Cenisia - Cit Turin - Pozzo Strada - San Paolo
Circoscrizione 4 San Donato - Campidoglio - Parella
Circoscrizione 7 Aurora - Vanchiglia - Sassi - Madonna del Pilone
Circoscrizione 8 San Salvario - Cavoretto - Borgo Po
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