martedì 29 luglio 2014

Ciao Gino_Comandante partigiano

GINO CATTANEO CONGRESSO PROVINCIALE ANPI TORINO 15-16 GENNAIO 2011
Questa notte ci ha lasciati il Comandante Partigiano Gino Cattaneo, nome di battaglia "Gino", Comandante
Nato nel 1921 da famiglia antifascista, ha partecipato valorosamente alla Resistenza partigiana contro i nazifascisti, nella quale si è distinto per la sua capacità di guida militare e in particolare per le sue qualità carismatiche e umane.
Ha preso parte alla Liberazione della città di Torino nei giorni dell'insurrezione d'aprile 1945.
Si è sempre impegnato nel rafforzare la Repubblica democratica e le sue fondamenta antifasciste, tanto nella vita politica e istituzionale di Collegno quanto nella militanza antifascista dell'ANPI, in cui ha ricoperto anche il ruolo di Presidente del Comitato Provinciale di Torino e membro del Comitato Nazionale fino al 2011.
Per tutta la vita si è dedicato a fondo nella trasmissione della storia e dei valori della Resistenza e per la diffusione dei principi della Costituzione repubblicana: attraverso la sua intensa attività di testimone, ha incontrato decine di migliaia di studenti e di giovani, alcuni dei quali in questi ultimi anni hanno potuto aderire all'ANPI e affiancarlo per proseguire la memoria partigiana.
Il Comandante Gino Cattaneo è stato e sarà sempre un positivo esempio di impegno antifascista e di lotta per le nuove generazioni di ogni tempo.
della Divisione Matteotti "Tre Confini" poi rinominata "Renzo Cattaneo" proprio in memoria di suo fratello Renzo, fucilato a 16 anni dai nazifascisti a Moncalieri il 27 luglio 1944 e insignito di Medaglia d'Oro al Valor Militare.

I funerali saranno giovedì 31 luglio 2014, ore 14.35 Cimitero Momumentale di Torino C.so Novara.

lunedì 28 luglio 2014

Intervento oratore ufficiale al Colle del Lys 2014: Josef Kaiser, VVN-BdA, IG Metall - Germania

VVN-BdA Ravensburg / Oberschwaben Vereinigung der Verfolgten des Naziregimes / Bund der AntifaschistInnen
 
www.vvn-bda-oberschwaben.de
Josef Kaiser, josefkaiser@email.de
 
Traduzione: Enzo Savarino, enzo.savarino@igmetall.de
Colle del Lys 06.07.2014

Presidente, Egregia Signora Elena Cattaneo,
autorità, partigiane e partigiani, ragazzi del EUROPLYS - cari presenti !!!
Porto i saluti della VVN-BdA - associazione dei perseguitati dal nazifascismo / unione degli antifascisti tedeschi - di Ravensburg e del sindacato IG Metall sul lago di Costanza.
Da oltre 25 anni collaboriamo con il Comitato Resistenza Colle del Lys partecipando a diverse attività sia in Italia che in Germania.
Nel corso degli anni è nata una preziosa collaborazione e anche amicizie personali. Grazie per l‘invito che rende possibile la nostra partecipazione al Colle del Lys. Grazie per l'accoglienza e per le attività.
Con orrore e ribrezzo sento e vedo quali crimini sono stati ordinati ed eseguiti dalle truppe naziste qui al Colle del Lys. Quí in Italia la memoria viene tenuta viva – nelle scuole, nelle commemorazioni, nei monumenti, nei luoghi della resistenza. Da noi, nell’odierna Germania, si sa ben poco dei crimini compiuti qui dai nazisti. Questo non esiste nei libri scolastici. Perfino io stesso ho letto di ciò soltanto da adulto e solo attraverso i viaggi e le diverse attività sono venuto a conoscenza degli incredibili crimini nazisti qui in Italia.
Siamo fortunati di aver potuto conoscere testimoni di quel periodo come Carlo Mastri, Guido Carbi, Beppe Berruto, Mario Castagno, Kiro, Mara e tanti altri. Ci hanno raccontato del regime di Terrore spaventoso che loro stessi personalmente hanno vissuto – e contro il quale hanno attivamente combattuto insieme a molti altri partigiani e partigiane in Piemonte.
Anche la giustizia tedesca fá fatica a muoversi contro i crimini commessi. Fino ad oggi i processi sono aperti, i colpevoli vivono impuniti oppure sono morti - in età avanzata - indisturbati. I testimoni italiani di quel periodo e gli accusatori sono ancora oggi ostacolati ad ottenere giustizia. Così nell‘ ottobre 2012 la Corte D’Appello di Stoccarda non ha autorizzato il sopravvissuto al massacro di Sant’Anna di Stazzema, Enrico Pieri, alla sua personale deposizione. Allorché apparse in Aula per giustificare il reclamo fu respinto; l’ingresso fu permesso solo al suo avvocato.
Questa è davvero una vergogna!

Una vergogna alla quale neanche le visite concilianti e ben intenzionate del presidente della Repubblica Tedesca –Gauck– o del Ministro degli affari esteri –Steinmeier- nei luoghi dei crimini in Italia possono rimediare.
La Germania venne liberata dal regime Hitler formalmente nel 1945. Nella mente della gente, tuttavia, la liberazione non fu del tutto compiuta. Le ideologie naziste perdurano ancora oggi.
Le ostilità contro gli stranieri sono all‘ordine del giorno, in alcuni Mass-Media i soprusi contro gli stranieri, quelli di colore, quelli che la pensano diversamente o contro i Musulmani, vengono minimizzati o addirittura nemmeno riferiti.
Questa è la parte incorreggibile, ostinata della società tedesca. Dall’altra parte in Germania sono molte le persone che non condividono tutto ciò. Esse si impegnano in gruppi antifascisti, nei sindacati, nell’assistenza ai richiedenti l’asilo e lottano contro le crescenti attività naziste e le idee di estrema destra.
Enrico Pieri, ad esempio, con Ennio Mancini hanno ricevuto un premio per la pace. Sono stati invitati per la consegna ufficiale il 10 novembre 2013 a Stoccarda. Antifascisti locali hanno deciso di creare un’ iniziativa e raccogliere fondi – permettendo così che i due fossero accompagnati da tutti i sopravissuti di Sant'Anna di Stazzema e dai loro familiari. La consegna ufficiale a Stoccarda è stata la nostra risposta al vergognoso comportamento della giustizia e del tribunale di Stoccarda. - È un piccolo gesto per una sofferenza così grande.
Da poche settimane è stato eletto il parlamento Europeo. Alcuni candidati e raggruppamenti pretendevano -in campagna elettorale- l’uscita della Germania dall’Unione Europea e il ripristino del marco tedesco. Hanno svolto la campagna elettorale fomentando la xenofobia, l’odio contro i musulmani, l‘ostilità sugli stranieri e quanti cercano asilo.
La loro argomentazione principale è: Noi tedeschi lavoriamo molto e risparmiamo - e gli altri oziano dilapidando le nostre ricchezze. La loro affermazione allettante: Senza gli altri paesi europei noi in Germania non avremmo disoccupazione, non ci sarebbe una gioventù senza prospettive, nessun richiedente asilo, nessuna povertà, - in poche parole - nessun problema sociale. La loro soluzione primitiva: gli stranieri e i rifugiati politici fuori – la Germania ai tedeschi.
Io presumo che anche da voi, qui in Italia, non vi siano estranei tali raggruppamenti e posizioni – la stupidità non ha confini! Sono piccoli partiti e la loro influenza è scarsa – però ci sono – e corrompono la mente della gente.

La loro idea centrale è tanto arrogante, quanto falsa é la loro propaganda! Dicono che i tedeschi siano i migliori, siano superiori agli altri. Sono falsi!!! Dicono, che la Germania porti tutto il peso finanziario dell‘Europa, esigono che gli altri si sottomettano. Questo è il nocciolo attuale dell’ideologia nazifascista, che dobbiamo respingere – in Germania, in Italia, ovunque!
Per essere ancora più chiari: Se un giovane riceve un posto d’apprendistato, un lavoro o una prospettiva di vita, ciò non dipende dal fatto che noi, ai confini, rimandiamo indietro il richiedente asilo politico. Ció non dipende dal fatto che li lasciamo annegare, che li lasciamo morire in mare.
Il futuro dei giovani dipende da come viene distribuita la ricchezza economica; se si svolge una politica che fá arricchire smisuratamente singoli individui oppure se si è in grado di raggiungere un’intesa sociale; per la formazione dei giovani, per concrete misure di sviluppo economico, per una tutela sociale e per una prospettiva di anzianità dignitosa soprattutto nelle regioni piú deboli.
E‘ una sfida comune promuovere una convivenza solidale oltre i confini e le nazionalità. Il nostro scopo è una società tollerante, nella quale ognuno possa vivere secondo le proprie opinioni civili, che dia ai giovani una vera prospettiva e non condanni gli anziani alla povertà.
Una società che non permetta che l‘istruzione, la sanità, il valore dell‘individuo dipenda dal conto in banca. Vogliamo una società nella quale le persone abbiano le stesse opportunità per poter realizzare la loro vita dignitosa e appagata – e ciò, indipendentemente dal sesso, dall’ideologia, dalla nazionalità, dal colore della pelle e indipendentemente dalle ricchezze dei genitori.
I nazisti ci hanno mostrato la loro criminalità, le capacità assassine, l‘atrocità di un regno che doveva durare mille anni. I nazisti ci hanno mostrato le brutalità illimitate di un sistema dove l‘uomo non ha valore.
I nazisti hanno mostrato come appare una società dove c’è una sola verità, dove uno soltanto ha il comando e, di conseguenza, il diritto viene deviato per poter annientare tutti quelli che la pensano diversamente o si oppongono.

Cari presenti,
l’eredità delle nostre vittime al Colle del Lys, ma anche di tutte le vittime del fascismo e del nazismo, è che sia nostro compito comune lottare per un mondo tollerante, solidale e di pace – per un mondo giusto, dove non ci sia più posto per razzismo, xenofobia e guerra. Se ci riusciamo insieme, - 70 anni dopo l’eccidio del Colle del Lys, - superando confini e nazionalità, allora la morte, le sofferenze delle vittime e delle loro famiglie non saranno state inutili.
Cari presenti, partigiane e partigiani, antifascisti, autoritá,
non è semplice, in occasioni simili, essere i benvenuti, in quanto tedeschi. Perché non ci sono giustificazioni per gli assassinii, i massacri e il dolore, che tedeschi – nazisti - hanno causato quí al Colle del Lys ed in altri luoghi in Italia e nel mondo.
Essere accolti in tal modo, in una ricorrenza a cui ormai l’associazione dei perseguitati dal regime nazifascista di Ravensburg fá parte, permettendoci di partecipare anche al vostro dolore, - é un grande gesto di
riconciliazione.
Per questo - vi ringrazio - di cuore.
Mai piú nazionalismi!
Mai più fascismo – mai più Guerra !!!
G R A Z I E