mercoledì 28 settembre 2016

LIBERARSI DELLA NECESSITA’ DEL CARCERE. 30 ANNI DOPO

A metà degli anni ’80, non molti anni dopo la riforma penitenziaria del ’75, e a ridosso dei tempi duri delle carceri speciali, un movimento sociale, culturale, cooperativo ha rilanciato la sfida di una società in cui il carcere fosse davvero misura estrema. Una società con meno carcere e più territorio, con meno reclusione e più alternative alla detenzione, una società con meno carcere perché non vendicativa e capace di includere. Cosa vuol  dire – cosa potrebbe voler dire - oggi, 30 anni dopo, “liberarsi dalla necessità del carcere”? Come è cambiato il contesto, la società, la cultura della pena? E cosa sta facendo chi per questa liberazione lavora?  

Mercoledì 5 ottobre ore 21 - Casa del Quartiere Vallette  
piazza E. Montale 18 -Torino


Ne parlano  
Stefano  Anastasia (Società della Ragione), tra gli autori del libro  Abolire il carcereUna ragionevole proposta per la sicurezza dei cittadini 
Franco Corleone (Garante detenuti Toscana), tra i promotori della campagna Stop OPG e Commissario unico per il superamento degli OPG
Amedeo  Cottino (giurista), autore di C'è chi dice no
Maria Grazia  Giannichedda (Fondazione Basaglia), tra i  protagonisti dell'esperienza di Liberarsi dalla necessità del carcere
Livio Pepino (giurista), autore del libro Forti con i deboli
Sergio Segio (Nessuno tocchi Caino), tra i promotori della campagna contro l'ergastolo
Coordina Giovanni  Torrente (Antigone)
L'incontro è organizzato da Sapereplurale nell'ambito di  L'altro quartiere. Per una cultura democratica del carcere e della pena - Progetto Liberi Quartieri

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