L’allarme degli ambientalisti: rifiuti radioattivi scaricati in acqua e aria e 5 depositi di scorie in allestimento.
Torino
Il Piemonte è «la pattumiera nucleare di gran lunga più grande
d’Italia». Sulla base dell’ultimo rapporto Ispra, l’Istituto Superiore
per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Legambiente e Pro Natura
lanciano un nuovo allarme.
«Il peso del nucleare pregresso grava su tutta la regione sia per i
depositi giacenti sia per gli scarichi di radioattività in aria e
acqua», dicono le associazioni che segnalano anche i progetti per la
realizzazione di 5 nuovi depositi e la ripresa dei trasporti ferroviari
verso la Francia delle scorie da riprocessare.
Sulla base dei dati raccolti, solo nel Nord-Ovest sarebbe ospitato
oltre il 72 per cento di tutti i rifiuti radioattivi, per i quali non è
previsto un trasferimento altrove ma l’allestimento di nuovi spazi di
raccolta a Saluggia, Trino e Bosco Marengo. Ancora più grave la
percentuale di tutti i tipi di sostanze radioattive presenti in Italia,
dal momento che il Piemonte ne accoglierebbe il 96 per cento.
Inoltre, Legambiente ricorda il triste primato dell’ex centrale
“Enrico Fermi” di Trino, al primo posto in Italia per emissioni di
trizio, e il pericolo in cui incorre il Lago Maggiore: nel 2010 il
centro nucleare Euratom di Ispra, in provincia di Varese, ne avrebbe
scaricate elevate quantità in acqua.
Fonte: La Stampa, 16/08/2012
- i dati del rapporto ispra
Nessun commento:
Posta un commento