71° Anniversario tragedia del Gran Miol- Valle
Argentera.
Domenica 13 settembre 2015 si terra' la
cerimonia di commemorazione per ricordare i nove uomini del B17 dell'855 gruppo
borbandieri dell'USAF - Miss Charlotte - che nella notte del 10
settembre del 1944 si schianto' sulla cresta del Gran Miol in Valle
Argentera mentre trasportava armi munizioni e viveri da paracadutare alle
formazioni partigiane delle Langhe.
Il sentiero che porta al
monumento del Gran Miol verrà inserito tra i percorsi de "La memoria delle
Alpi" progetto transfrontaliero che promuove il recupero dei sentieri
della libertà fra Italia e Francia.
IL PROGRAMMA
·
Bergeria del Gran Miol (2240 mt.):
Ore 08.30 Ritrovo e salita a piedi (500 metri circa di
dislivello) al monumento disegnato dal Professor Raffaele Mondazzi
dell'Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino e da alcuni studenti
dell'International School of Turin e alla lapide che ricorda i nove avieri
americani: inaugurazione e benedizione.
·
Pian della Milizia (2104 mt.):
Ore 11.00 Picchetto d’onore della Brigata Alpina
Taurinense: Alzabandiera Italiano e Americano
Ore 11.15 Saluto Autorità: Consiglio Regionale del
Piemonte - Sindaco Sauze di Cesana - Brigata Alpina Taurinense - Saluto del
rappresentante dell'Associazione Aero-Re.L.I.C. (Research, Locate and Identify
Crashes) che nel 1992 ritrovo' e mappo' i resti del B17.
Ore 11.30 Intervento dello storico Professor Nicola
Adduci di Istoreto sul contesto storico dei fatti accaduti 71 anni fa nell’alta
Val Susa
Ore 12.00 Santa Messa celebrata dal Parroco di Sauze
di Cesana Don Paolo Molteni in suffragio dei 9 militari americani caduti.
Al termine della cerimonia civile
e religiosa verrà preparato un pranzo al campo con polenta, salsiccia e
formaggio.
La commemorazione continuerà nel
pomeriggio presso la Chiesa di San Restituto (Comune di Sauze di Cesana)
dove alle 15.00 dopo gli interventi di Don Paolo
Molteni, Germano Bellicardi, esperto di storia della Chiesa ed ex Sindaco
di Susa, Gianfranco Molinar dell’Associazione SOLE Onlus, Ricercatore CNR
ed ex direttore Istituto Metrologia Colonnetti inizierà una sottoscrizione per
la raccolta fondi destinata alla costruzione di una casa di recupero per madri
e bambini sieropositivi in Maputo (Mozambico) gestita dalla Onlus Sole. Con
questa iniziativa si vuole dare un segno tangibile per ricordare e onorare gli
uomini di Miss Charlotte.
Il trasferimento dal parcheggio
del ponte Montenero al Pian della Milizia, per coloro che non potessero
raggiungere con mezzi propri (auto non adatte), o a piedi, sarà
garantito da mezzi militari e fuoristrada messi a disposizione da Associazioni
combattentistiche e volontari.
L’iniziativa ha il Patrocinio del
Consiglio Regionale del Piemonte.
In caso di maltempo la cerimonia
si terrà nella Chiesa di San Restituto e il pranzo nell'hangar dell'eliporto di
Sauze di Cesana.
I fatti
“……Il 10 settembre del 1944 volava
un B17 dell'855 gruppo bombardieri dell'USAF - Miss Charlotte - con 9 uomini di
equipaggio - proveniente da Algeri e destinato a paracadutare viveri, armi e
munizioni alle formazioni partigiane cuneesi.
Miss Charlotte a causa di una
tempesta di neve aveva perso la rotta spostandosi troppo verso nord rispetto
alle valli di Cuneo. Era riuscito a infilarsi nella valle Argentera attraverso
il Passo di Frappier (2891 mt) e, soprattutto, a
evitare miracolosamente il Gran
Queyron (3060 mt) a sinistra e la cima
Frappier (3030 mt) a destra ma poi, probabilmente pensando di aver superato le
montagne piu alte aveva perso quota andando a spanciare, prima, sui pendii erbosi che precedono la cresta che porta al Gran Miol (2995 mt) e a schiantarsi poi, esplodendo, tra le rocce
che dividono le due biforcazioni della valle Argentera - la valle del Gran Miol
e la valle Lunga.
Per i nove uomini dell'equipaggio (il pilota John R.
Meyers, il Copilota Darl J. Heffelbower, il navigatore Ian S. Raeburn,
Bombardiere Raymond L. Wilson, l'operatore Radio Ernest G. Kolln, e gli addetti
alle mitragliere Donald C. Pullis, Robert B. Lloyd, Louis H. Simpson e Walter
H. Bildstein) non ci fu scampo.
Il primo ad accorgersi di quello che
era successo fu Il capitano della milizia
Vittorio Bianco stanziato a Sestriere che in quella notte di neve e
nebbia senti' dapprima il rombo
dell'aereo che si stava avvicinando e poi l'esplosione.
I resti dei piloti vennero prima
tumulati a Sauze di Cesana e poi, a guerra finita, raccolti da due ufficiali
americani e sepolti prima in un cimitero militare americano
presso Pisa e dopo due anni trasferiti
negli Stati Uniti…..”
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