giovedì 30 aprile 2020

“La prigione delle donne. Idee e pratiche per i diritti”

Giovedì 7 maggio alle 16.00 presentazione del libro di Grazia Zuffa e Susanna Ronconi  “La prigione delle donne. Idee e pratiche per i diritti” (Ediesse, 2020).

Introducono: Monica Gallo, Patrizia Meringolo, Cecilia D’Elia, Giusi Furnari, coordinate da Serena Franchi.

Assicurano la partecipazione e l’intervento: Maria Stagnitta, Joli Ghibaudi, Nicoletta Gandus, Stefano Anastasìa, Bruno Mellano, Katia Poneti, Chiara Babetto, Letizia Sommani, Sofia Ciuffoletti, Monica Toraldo di Francia.
Sono presenti: Susanna Ronconi, Grazia Zuffa, Tamar Pitch.


Qui trovate le informazioni per iscrivervi e partecipare
L'evento è anche su fb

Il libro prende spunto da un progetto di ricerca azione (Women in Transition – WIT) nelle sezioni femminili di due carceri della Toscana. Si è scelto di dare voce alle donne detenute, lavorando sui vissuti sì da ricostruire il filo dell’identità dentro/fuori del carcere. Sono stati individuati i meccanismi di inutile «sofferenza aggiuntiva» della quotidianità del carcere che più colpiscono le donne, oltre il dettato istituzionale della pena come sola privazione della libertà: cercando di scoprire le strategie per contrastarli, attraverso un confronto che ha coinvolto anche le operatrici e gli operatori. Da questa esplorazione della soggettività femminile hanno preso avvio i «laboratori» di self empowerment, mirati a valorizzare gli elementi di «forza» che le donne possono trovare in sé per fronteggiare lo scacco della detenzione; e chiamando il contesto sociale a «fare la sua parte» e mettere in campo risorse per poter guardare oltre il carcere. Il progetto WIT ha suggerito piste di approfondimento che il libro raccoglie: la questione della sessualità e dell’affettività dentro le mura, dall’ottica della differenza femminile; la riformabilità o meno del carcere, vista dal «paradosso» delle pratiche di empowerment in una istituzione totale. Per arrivare al quesito ultimo: quale carcere e quale pena per le donne? Prefazione di Tamar Pitch.

Nessun commento:

Posta un commento