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mercoledì 29 ottobre 2014
martedì 28 ottobre 2014
lunedì 20 ottobre 2014
9 novembre1989, sotto il cielo di Berlino
Il 9 Novembre 1989, il Muro di Berlino, eretto in una notte tra il
12 e il 13 agosto del 1961, in una notte veniva abbattuto,cancellando il
simbolo di un mondo spaccato a metà, in due blocchi: i regimi comunisti
a Est e i paesi democratici a Ovest.
La sera del 9 novembre, i
berlinesi dell'est forzarono il passaggio attraverso il muro che, per
ventotto anni, contrappose due modelli di vita diametralmente contrari:
una città viva, libera e consumista a ovest, una città tetra e oppressa a
est.
Le guardie al checkpoint di Bornholmer Strasse furono le prime a
cedere alla pressione della masse aprendo la barriera. Non venne sparato
un solo colpo e poco dopo la mezzanotte tutti i valichi furono aperti:
il Muro, ufficialmente chiamato “
antifaschistischer Schutzwall”, la
“
barriera di protezione antifascista
”, aveva cessato di dividere in due la città.Tra
Berlino Ovest e Berlino Est la frontiera era fortificata da due muri
paralleli di cemento armato, separati da una cosiddetta "striscia della
morte" larga alcune decine di metri. Molti persero la vita mentre
cercavano di superare il muro verso Berlino Ovest. Berlino e il Muro
rappresentarono una simbiosi durata quasi tre decenni, che plasmò
profondamente l’immagine della città. Impossibile, ancora oggi,
camminare lungo le sue strade e non respirare ad ogni passo la
presenza-assenza di quella linea di mattoni che l’ha spaccata in due e
ha travolto il destino dei suoi abitanti.Fino alla fine degli anni
ottanta le cose sembravano chiare. il mondo era diviso in due:
l’occidente e gli Stati Uniti da un lato, il blocco comunista
dall'altro. Ma il 1989 colse tutti di sorpresa. In pochi mesi, si
dovettero ridisegnare le carte geografiche e i confini mentali. E si
salutò con gioia la riunificazione dell'Europa. Dopo una parentesi lunga
decenni , rinasceva la democrazia, cadeva il muro e la cortina di ferro
veniva smantellata.
Era davvero la fine del vecchio mondo. Sono passati
25 anni, un quarto di secolo dalla magica atmosfera che accompagnava
l'ondata di folla sul ponte di Bornholmer Strasse nella Berlino di quei
giorni. Migliaia di coppie, di famiglie con bambini e zaini in spalla,
tenendo in mano la pianta di Berlino Ovest come fosse una bussola, si
guardavano attorno come ipnotizzate . E attorno al muro che si
sgretolava sotto i colpi di piccone ragazzi cantavano l’inno pacifista
di John Lennon «All we are saying is give peace a chance» (Tutto quello
che stiamo dicendo è date una possibilità alla pace).
Ora, per
celebrare l’avvenimento, nel weekend tra il 7 e il 9 novembre 2014, un
paio di giorni prima dell'anniversario, verrà accesa un'installazione
luminosa, “Lichtgrenze” (confine di luce) composta da ottomila
palloncini. Una linea di luce che seguirà il percorso del muro di
Berlino per una lunghezza totale di 15 chilometri. L'iniziativa,
organizzata da Kulturprojekte Berlin, evoca le candele che migliaia di
manifestanti della Germania dell'Est portarono in corteo durante le
manifestazioni pacifiche dell'ottobre del 1989 che culminarono, un mese
più tardi, nella caduta del muro.
La sera del 9 novembre, in una grande
cerimonia, i palloncini verranno liberati nel cielo di Berlino portando
con sé dei messaggi , mentre Daniel Barenboim dirigerà la Staatskapelle
di Berlino in un concerto alla Porta di Brandeburgo, rievocando il
grande violoncellista Mstislav Rostropovich che 25 anni fa eseguiva le
suites di Bach mentre il muro cadeva sotto i colpi di piccone. Ma,
celebrazioni a parte, a distanza di anni va anche detto che le
differenze tra est e ovest sono rimaste. E non si limitano al piano
economico e sociale, ma riguardano anche il giudizio espresso da una
parte e dall'altra sul processo di riunificazione: positivo nel 75 per
cento dei casi ad est, solo nel 48 per cento ad ovest secondo un
sondaggio recente. Per un quarto dei tedeschi dell'ovest si è trattato
perlopiù di un inconveniente, un giudizio condiviso dal 15 per cento dei
loro connazionali ad est. Nella ex Repubblica democratica tedesca, i
più positivi sono i giovani di meno di 29 anni. Per il 96 per cento di
loro, la riunificazione è stata soprattutto un vantaggio. Pensiero
condiviso dal 66 per cento dei loro coetanei ad ovest. Resta, per una
parte dei mille tedeschi di età superiore ai 14 anni interpellati per il
sondaggio Infratest Dimap, un sentimento di nostalgia rispetto ad
alcune cose perse con la fine della Repubblica Democratica tedesca:
oltre i tre quarti degli interpellati tra i cittadini della ex Rdt
sostengono che il sistema scolastico è peggiorato dopo la
riunificazione.
Tra gli altri punti di forza del regime comunista
vengono citati anche il sistema sanitario, il welfare, e la parità
uomo-donna. Come dire che nel “
migliore dei mondi possibili” c’è ancora tanta fame di giustizia, equità e diritti.
Fonte: Marco Travaglini

sabato 18 ottobre 2014
venerdì 17 ottobre 2014
Avvenne ... il 16 ottobre 1943
Avvenne…
È il 16 ottobre del
1943, il "sabato nero" del ghetto di Roma.
Alle 5.15 del mattino le
SS invadono le strade del Portico d'Ottavia e rastrellano 1024 persone, tra cui
oltre 200 bambini. Due giorni dopo, alle 14.05 del 18 ottobre, diciotto vagoni
piombati partiranno dalla stazione Tiburtina. Dopo sei giorni arriveranno al
campo di concentramento di Auschwitz in territorio polacco. Solo quindici uomini
e una donna (Settimia Spizzichino) ritorneranno a casa dalla Polonia. Nessuno
dei duecento bambini è mai tornato...
Prima di allora,
il nazismo aveva emanato una serie di provvedimenti utilizzati, a partire dagli
anni Trenta, principalmente, ma non solo, contro soggetti di religione ebraica,
minoranze Rom e nomadi, soggetti disabili e omosessuali. Questi provvedimenti
furono la premessa all’Olocausto.
Sulla stessa
scia, in Italia, il regime fascista mise in atto un insieme di provvedimenti
legislativi e amministrativi (leggi, ordinanze,
circolari, ecc.) che vennero varati fra il 1938 e il primo quinquennio degli anni
Quaranta, e che
furono ripresi dalla Repubblica Sociale Italiana, contro gli
Ebrei.
Questo
furono il fascismo ed il nazismo, che ancor oggi cercano di risorgere. A tale
proposito, il testo
dell'Ordine del
giorno del Comitato Nazionale ANPI sulla manifestazione indetta dalla Lega per
il 18 ottobre 2014 a Milano, che recita:
«Il Comitato
nazionale dell’ANPI, apprendendo che la Lega, con la partecipazione di
CasaPound, ha indetto per il 18 ottobre 2014 una manifestazione nazionale a
Milano dal titolo “Stop invasione”:

ne sottolinea il
carattere tipicamente razzista e xenofobo, ma anche di negazione dei
fondamentali diritti umani; … impegna iscritti, militanti e cittadini alla
vigilanza democratica perché nel Paese non si instauri un clima di odio razzista
e, nella sostanza, fascista, promuovendo azioni ed iniziative di
sensibilizzazione sui valori della Costituzione democratica e antifascista;
…».
Etichette:
A.N.P.I.,
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Cronaca,
Opinioni,
Resistenza
giovedì 16 ottobre 2014
lunedì 13 ottobre 2014
Progetto "Per non dimenticare" 2014-15
6a
Edizione
Giornate formative
“PER
NON DIMENTICARE”
L’Associazione Culturale Le Oasi, in questi cinque
anni si è occupata della divulgazione dei temi inerenti il periodo della
Resistenza e della Deportazione con interventi rivolti alle scuole di ogni
ordine e grado. Anche quest’anno e a maggior ragione in occasione della
ricorrenza del 70° Anniversario della Liberazione, intende promuovere e
sviluppare dei progetti didattici articolati in diversi momenti lungo tutto
l’anno scolastico.
Le giornate formative hanno l’intento
di mantenere viva la memoria storica nei giovani studenti e negli adulti
presenti nelle scuole, attraverso i racconti dei testimoni che hanno vissuto il
periodo storico della Resistenza nazionale e di implementare la conoscenza
delle tracce di memoria rintracciabili nel tessuto cittadino al fine di
approfondire la conoscenza di uno stralcio essenziale della nostra storia
recente attraverso letture, video, mostre, interventi e presenza attiva sul
territorio in cui vivono.
Indice delle attività offerte per l’anno
scolastico 2014-2015
-
Attività per il Giorno della Memoria – 27
gennaio
-
Attività per la giornata Internazionale
della Donna – 8 marzo
-
Attività per la ricorrenza del 70°
Anniversario della Liberazione – 25 aprile
-
Concorso di idee “Per non dimenticare” – Ia
Edizione 2014 – 2015
PER ULTERIORI INFORMAZIONI
ass.leoasi@gmail.com
REFERENTE PROGETTO
Elena Scarabello
arch.scarabello@gmail.com
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