L' Aned, con il Museo Diffuso, la Comunità Ebraica di Torino ed il Goethe-Institut Turin, e con la collaborazione dell'Istoreto, ha organizzato la posa delle prime pietre d'inciampo della nostra città, che 10 e 11 gennaio 2015.
L'artista tedesco, Gunter Demnig, verrà a posare personalmente i manufatti da lui realizzati per 27 torinesi deportati nei campi nazisti.
Non è stata prevista una conferenza stampa specifica; tuttavia, d'accordo con gli altri promotori e con l'assenso dei familiari, si è pensato di utilizzare una delle pose di domenica per coinvolgere la stampa e le
istituzioni.
Si tratta della pietra dedicata a Eleonora Levi, ebrea deportata ad Auschwitz, arrestata dai tedeschi nella clinica "Sanatrix" dove era ricoverata.
avverrà nelle giornate del
L'ultima abitazione da lei liberamente scelta è stata in corso Massimo D'Azeglio 12 e qui verrà posata la pietra, domenica 11 gennaio, alle ore 12.00.
Ci saranno tre brevi interventi, di Lucio Monaco, vicepresidente dell'Aned di Torino, del rabbino capo della Comunità Ebraica e del Sindaco di Torino.
Vi invitiamo a partecipare numerosi.
Cerca nel blog
martedì 23 dicembre 2014
domenica 14 dicembre 2014
Presentazione libro_"Quando a Torino c'era la FIAT"
mercoledì 10 dicembre 2014
TEMPESTA 1944-45_Nino racconta la Resistenza di Mario Costa
Venerdì 12 dicembre 2014 – h 21.00
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani - Corso Galileo Ferraris 266 Torino
INGRESSO GRATUITO (fino a esaurimento posti) - Info e prenotazioni: tel. 0115757476 -
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani - Corso Galileo Ferraris 266 Torino
INGRESSO GRATUITO (fino a esaurimento posti) - Info e prenotazioni: tel. 0115757476 -
TEMPESTA 1944-45
Nino racconta la Resistenza di Mario CostaLibero adattamento di Marco Gobetti e Beppe Turletti dal volume “Tempesta – (1939-1945) – Poesie Piemonteise” - Torino, 1983, Andrea Viglongo & C. Editori - e da altre opere di Nino Costa
recitazione Marco Gobetti | musica e canto dal vivo Beppe Turletti | allestimento Simona Gallo | direzione Simona Gallo, Marco Gobetti, Beppe Turletti | immagini Domenico Sorrenti | supervisione e consulenza scientifica Corrado Borsa, Andrea Spinelli | supervisione filologica e consulenza bibliografica Giovanna e Franca Viglongo
Spettacolo promosso da Consiglio Regionale del Piemonte - Comitato per l'affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana
con il Patrocinio di Città di Torino, Comune di Ciriè, Comune di Pragelato, ANPI Comitato regionale del Piemonte
realizzato da Associazione culturale Compagnia Marco Gobetti in collaborazione con Andrea Viglongo & C. Editori e Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus
e con la collaborazione di Centro Studi Piemontesi - Ca dë Studi Piemontèis, Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare, Savej - Fundassiun Cultüral Piemunteisa
***
Nino e Mario Costa, padre e figlio, sono seppelliti uno accanto all'altro nel cimitero di Ciriè.
Mario, partigiano in Val Chisone il 2 agosto 1944 assalta armato di bombe a mano un fortino occupato dal nemico durante la tremenda battaglia sul monte Génévris, nel territorio di Pragelato: colpito alla fronte, muore sul colpo, all'età di 19 anni.
Nino Costa, poeta, fra i maggiori esponenti della letteratura piemontese, nell'ultima sua raccolta, “Tempesta”, evoca la seconda guerra mondiale, con l'interruzione della pace, il crollo delle illusioni e le speranze tradite; la paura durante i bombardamenti, la risorsa – per lui preziosa – della fede di fronte al pericolo e alle avversità, l'antifascismo e la nascita della Resistenza. Sino alla morte in combattimento del figlio Mario, che con la sua benedizione era diventato partigiano. Il poeta canta con intenso lirismo il proprio dramma, calandolo però nella tragedia collettiva che aveva colpito milioni di persone. Nel suo essere irreparabilmente sopraffatto dal dolore, trova infatti la forza per raccontare la speranza restituita e la libertà conquistata. Morirà poco dopo suo figlio, nel novembre del '45, non ancora sessantenne.
La drammaturgia dello spettacolo "TEMPESTA 1944-45 | Nino racconta la Resistenza di Mario Costa" fa leva sull'aspetto “popolare alto” della poesia di Nino Costa, valorizzandone la musicalità originale e non convenzionale della lingua e l'essenzialità sapiente del narrato. Si ricerca un uso contemporaneo della lingua piemontese: anche tramite il meccanismo della traduzione, intesa nel suo senso più lato e variamente declinata attraverso la recitazione, la musica, il canto e l'utilizzo dell'immagine. I versi del poeta, provenienti soprattutto dalla raccolta “Tempesta” e alternati alla narrazione della guerra e della Resistenza, evocano la Storia italiana della metà del secolo scorso e una storia italiana, quella di un padre e di un figlio: Nino e Mario Costa.
Iscriviti a:
Post (Atom)