Venerdì 12 dicembre 2014 – h 21.00
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani - Corso Galileo Ferraris 266 Torino
INGRESSO GRATUITO (fino a esaurimento posti) - Info e prenotazioni: tel. 0115757476 -
TEMPESTA 1944-45
Nino racconta la Resistenza di Mario Costa Libero
adattamento di Marco Gobetti e Beppe Turletti dal volume “Tempesta –
(1939-1945) – Poesie Piemonteise” - Torino, 1983, Andrea Viglongo &
C. Editori - e da altre opere di Nino Costa
recitazione Marco
Gobetti | musica e canto dal vivo Beppe Turletti | allestimento Simona
Gallo | direzione Simona Gallo, Marco Gobetti, Beppe Turletti | immagini
Domenico Sorrenti | supervisione e consulenza scientifica Corrado
Borsa, Andrea Spinelli | supervisione filologica e consulenza
bibliografica Giovanna e Franca Viglongo
Spettacolo promosso da Consiglio
Regionale del Piemonte - Comitato per l'affermazione dei valori della
Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana
con il Patrocinio di Città di Torino, Comune di Ciriè, Comune di Pragelato, ANPI Comitato regionale del Piemonte
realizzato da Associazione culturale Compagnia Marco Gobetti
in collaborazione con Andrea Viglongo & C. Editori
e Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus
e con la collaborazione di Centro
Studi Piemontesi - Ca dë Studi Piemontèis, Istituto per i Beni
Marionettistici e il Teatro Popolare, Savej - Fundassiun Cultüral
Piemunteisa
***
Nino e Mario Costa, padre e figlio, sono seppelliti uno accanto all'altro nel cimitero di Ciriè.
Mario,
partigiano in Val Chisone il 2 agosto 1944 assalta armato di bombe a
mano un fortino occupato dal nemico durante la tremenda battaglia sul
monte Génévris, nel territorio di Pragelato: colpito alla fronte, muore
sul colpo, all'età di 19 anni.
Nino Costa, poeta, fra i maggiori
esponenti della letteratura piemontese, nell'ultima sua raccolta,
“Tempesta”, evoca la seconda guerra mondiale, con l'interruzione della
pace, il crollo delle illusioni e le speranze tradite; la paura durante i
bombardamenti, la risorsa – per lui preziosa – della fede di fronte al
pericolo e alle avversità, l'antifascismo e la nascita della Resistenza.
Sino alla morte in combattimento del figlio Mario, che con la sua
benedizione era diventato partigiano. Il poeta canta con intenso lirismo
il proprio dramma, calandolo però nella tragedia collettiva che aveva
colpito milioni di persone. Nel suo essere irreparabilmente sopraffatto
dal dolore, trova infatti la forza per raccontare la speranza restituita
e la libertà conquistata. Morirà poco dopo suo figlio, nel novembre del
'45, non ancora sessantenne.
La drammaturgia dello spettacolo
"TEMPESTA 1944-45 | Nino racconta la Resistenza di Mario Costa" fa leva
sull'aspetto “popolare alto” della poesia di Nino Costa, valorizzandone
la musicalità originale e non convenzionale della lingua e
l'essenzialità sapiente del narrato. Si ricerca un uso contemporaneo
della lingua piemontese: anche tramite il meccanismo della
traduzione,
intesa nel suo senso più lato e variamente declinata attraverso la
recitazione, la musica, il canto e l'utilizzo dell'immagine. I versi del
poeta, provenienti soprattutto dalla raccolta “Tempesta” e alternati
alla narrazione della guerra e della Resistenza, evocano la Storia
italiana della metà del secolo scorso e una storia italiana, quella di
un padre e di un figlio: Nino e Mario Costa.