martedì 31 luglio 2012

Ecomuseo della Resistenza Carlo Mastri_Per ricordare l'8 settembre 1943_Colle del Lys 2012

Sabato 8 settembre 2012
Programma
ore 10.00
Deposizione di corone al Monumento in memoria dei Caduti della Lotta di Liberazione
Oratore ufficiale Ugo Perone, Assessore alla Cultura Provincia di Torino

ore 11,00 SIAMO SCESI TUTTI LAUREATI
Un ricordo di Guido Carbi, partigiano della XVII brigata “Felice Cima” e instancabile animatore del Comitato Resistenza Colle del Lys, con la deposizione di una targa commemorativa nel Giardino della Pace e, all’interno dell’Ecomuseo, la proiezione di un breve video realizzato dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza.

Domenica 9 settembre 2012
Programma
ore 10.30 ECO’N’SOUL
Ultimo appuntamento all’Ecomuseo “Carlo Mastri” prima della chiusura invernale.
Concerto dei “Teresa and the Soulsters”
(Teresa Damico, Roberta Ibba, Flavio Da Re, Federico Rotondo, Federico Giovanetti, Gio Franco)

lunedì 30 luglio 2012

La Sardegna investe 140 mila euro sulla Santanché

La Regione Sardegna investe sulla comunicazione e lo fa con un piano da 796 mila euro assegnati a circa una trentina tra società private, enti e associazioni e deciso dalla presidenza della giunta regionale presieduta da Ugo Cappellacci (Pdl). Tra le società beneficiarie figura l'azienda di Daniela Santanché, la Visibilia S.r.l., che si aggiudica la fetta più consistente, 141.200 mila euro, iva inclusa. Questo il testo della delibera: "Il progetto editoriale elaborato dal quotidiano Il Giornale per il tramite della Società Visibilia s.r.l. - in qualità di concessionaria esclusiva per la raccolta pubblicitaria nazionale della predetta testata - consistente nella pubblicazione di 6 inserti interamente dedicati alla Sardegna sui temi del turismo, ambiente, trasporti, economia, innovazione digitale e agricoltura, e di stanziare, a favore della Società Visibilia s.r.l. l'importo di € 141.200 IVA inclusa, a valere sul capitolo SC01.0446 della Presidenza". In altre parole, il compito della Visibilia è quello di promuovere l'immagine della Sardegna attraverso il quotidiano della famiglia Berlusconi, affinché tutto rimanga in famiglia.
La stessa strategia, adottata per altre testate di tutto rispetto come IlSole24Ore, ha richiesto un investimento decisamente inferiore: "L'editoriale de Il Sole 24 Ore che riguarda la pubblicazione da parte del suddetto quotidiano, il 23 luglio 2012, di un Focus sulla Sardegna: un approfondimento socio economico sul territorio che intende promuovere i comparti produttivi di maggior interesse e le aziende d'eccellenza che operano sul territorio nazionale. È disposto al riguardo lo stanziamento di € 6.050 comprensivi di IVA a favore della Società B- Side comunication S.r.l. concessionaria per il predetto quotidiano a valere sul capitolo SC01.0446 della Presidenza". Un investimento, quello della regione Sardegna, che si inserisce nel piano istituzionale di comunicazione 2011-1012 da 26 milioni di euro, approvato dalla giunta lo scorso. In altre parole, tutto ciò che decide la presidenza nell'ambito di questo piano non passa dal consiglio regionale ma viene approvato di default.
E nel caso dei fondi per il progetto varato anche l'informazione ha dei tempi discrezionali, visto che il provvedimento è stato deliberato il 26 giugno ed è stato ufficialmente pubblicato solo la settimana scorsa. La denuncia è partita dalla scrittrice Michela Murgia, che sul suo blog parla di "elenco di indecenze" e punta l'attenzione sui tagli a discapito di altri settori, come ad esempio la cultura: "Come è possibile che cifre di questa importanza vengano elargite in maniera discrezionale laddove a iniziative di ben altro spessore e importanza sono richieste decine di moduli, documenti, attestazioni e garanzie?".



Link fonte:  http://it.notizie.yahoo.com/blog/gossip-di-palazzo/sardegna-santanche-143614780.html

giovedì 19 luglio 2012

Italia, azienda in crisi rifiuta committenza militare per coerenza etica

16 luglio 2012versione stampabile
L’etica sembra ancora il motore che muove le decisioni di qualcuno, anche in tempi di crisi. L’azienda Morellato Termotecnica di Ghezzano, provincia di Pisa, ha rifiutato una commessa da parte della WAAS, Whitehead Alenia Sistemi Subacquei, un’azienda del gruppo Finmeccanica che è leader a livello mondiale nel settore dei Sistemi Subacquei a scopo bellico.
La WAAS, infatti, aveva fatto una richiesta di preventivo al giovane ingegnere Valerio Morellato, fondatore e direttore di due piccole aziende che si occupano di energie rinnovabili e climatizzazione. Quest’ultimo, però, ha rifiutato la commessa per motivi etici, scrivendo: “Consapevoli che il nostro contributo alla realizzazione della struttura militare sarebbe stato marginale e certamente ci sarà un’altra azienda che ci sostituirà, non ce la sentiamo di mettere le nostre competenze al servizio di un’opera che potrà sviluppare tecnologia bellica”.
Una decisione non facile, dal momento che l’importo perso si aggira intorno ai 30 mila euro, e dal momento che la crisi economica ha colpito duramente anche le due aziende di Morellato, costringendo alcuni dipendenti a ricorrere anche alla cassa integrazione. Eppure, dopo una discussione interna, come previsto dal patto per il Distretto di Economia Solidale di Pisa a cui l’azienda aderisce, e una esterna, con l’Officina dell’Economia Solidale di Pisa (associazione che sostiene la cooperazione tra imprese economiche eticamente orientate), il giovane ingegnere ha deciso di tirarsi indietro.
Un rifiuto che, afferma lo stesso Morellato, molti dei suoi dipendenti non prenderanno bene, poiché in Italia “bisogna lavorare ancora molto perché persone e aziende non rimangano più compressi tra necessità e coerenza”.


 Rassegna stampa: http://www.eilmensile.it/2012/07/16/italia-azienda-in-crisi-rifiuta-committenza-militare-per-coerenza-etica/


Fonte: Emergency online

mercoledì 18 luglio 2012

Comunicato dell'ANPI Nazionale sulle festività del 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno

L’ANPI NAZIONALE: “Il 25 aprile, l’1 maggio e il 2 giugno non si toccano. Sono i valori su cui si fonda la Repubblica

Non ci si dica che non ci sono altri strumenti per incrementare la produttività e far crescere il P.I.L.; ci sono provvedimenti in corso di esame, da tempo preannunciati, di cui si può accelerare l’iter; e ce ne sono altri, da molti invocati (la patrimoniale, per fare un esempio) che a torto si finge di ritenere improponibili

Secondo notizie di stampa, il Governo si appresterebbe a procedere ad alcuni accorpamenti di festività, per aumentare la produttività. Nella “scure” incapperebbero anche le tre festività ben note per essere state già oggetto di tentativi analoghi (25 aprile, 1 maggio, 2 giugno). Dobbiamo essere estremamente chiari: non abbiamo – ovviamente – obiezioni di fronte ai sacrifici che possono essere chiesti ai cittadini in una fase difficile per il Paese; ma che si debba rinunciare alla storia, a quelli che sono i fondamenti comuni del nostro vivere civile, ci sembra davvero troppo. Ci sono festività che nascono da consuetudini o semplici abitudini, che forse possono consentire qualche operazione. Altre, come quelle citate, rappresentano il nostro passato migliore, i valori su cui si fonda la nostra Repubblica: sono, in una parola, la nostra storia. E non vanno toccate. Non ci si dica che non ci sono altri strumenti per incrementare la produttività e far crescere il P.I.L.; ci sono provvedimenti in corso di esame, da tempo preannunciati, di cui si può accelerare l’iter; e ce ne sono altri, da molti invocati (la patrimoniale, per fare un esempio) che a torto si finge di ritenere improponibili. Si faccia quello che occorre, per salvare il Paese da una crisi che non ci dà tregua. Ma si lasci al Paese la sua storia, si conservino i suoi valori, quelli a cui la stragrande maggioranza dei cittadini continua a richiamarsi. Questa è la richiesta che formuliamo alle istituzioni pubbliche e in particolare al Governo. Alle nostre organizzazioni rivolgiamo l’invito ad una mobilitazione immediata e diffusa, assumendo ogni possibile iniziativa, coinvolgendo i parlamentari e le istituzioni territorialmente competenti, sollecitando l’adesione e l’impegno dei cittadini. Il gravissimo proposito che è stato enunciato dalla stampa, se corrispondente ai reali intenti del Governo, dev’essere sventato e respinto, prima di tutto dalla coscienza civile e democratica del popolo italiano.

LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI

mercoledì 11 luglio 2012

Saluti estivi dalla sezione ANPI Dante Di Nanni di Torino

Siamo lieti di divulgare l'iniziativa della sezione ANPI Dante Di Nanni di Torino, con la quale abbiamo una collaborazione da diversi anni sui temi della resisitenza al fine di mantenere viva la memoria storica tra i giovani.


Cara\o compagna\o;
            prima della pausa estiva come Direttivo della sezione ANPI Dante Di Nanni, abbiamo pensato di ritrovarci ancora una volta con gli iscritti della nostra sezione e con coloro sensibili ai temi dell'antifascismo.
Nell’ambito della promozione e conoscenza dei lavori svolti dalle commissioni istituite nel Congresso Provinciale di Torino, dopo l’incontro con la Commissione Economia e Lavoro (ref. Rocco Larizza); abbiamo invitato Maria Grazia Sestero coordinatrice della Commissione Cultura dell’ANPI Provinciale di Torino, che ci illustrerà il programma di lavoro della commissione e farà il punto sulla situazione politica economica e sociale che attraversa il nostro Paese.
Sei invitata\o per:
Venerdì 13 luglio 2012
dalle ore 18.00 presso la sala di
corso Ferrucci 65, Torino (primo piano)
seguirà APERITIVO
N.B.: In questa occasione verrà nuovamente allestita la mostra “L’articolo 35 della Costituzione”, premiata al concorso “Adotta un articolo della Costituzione” indetto dall’ANPI Provinciale di Torino, e curata dalla Commissione Giovani e Istruzione.
Sarà inoltre possibile tesserarsi, per chi non lo avesse ancora fatto.